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Funghi: consigli per il loro uso
Ottobre è alla porte e il tempo delle passeggiate per raccogliere i funghi si avvicina. I funghi crescono spontanei e la loro crescita è influenzata da alcuni fattori come il luogo e il clima. È possibile trovarli sia per terra che sugli alberi e chi raccoglie i funghi per passione esce da casa al mattino presto, raccoglie i funghi in cesti ampi e arieggiati ed è sempre una persona ben informata e dotata di patentino. Infatti le intossicazioni da funghi non sono un evento raro e, se si sbaglia a raccoglierli, i rischi sono dal banale dolore di stomaco con eventuale diarrea ai casi più gravi che possono portare al trapianto di fegato o persino alla morte. I consigli principali sono quelli di non improvvisarsi mai raccoglitori di funghi e, se raccolti o ricevuti in regalo, portarli subito al Centro Micologico dell'ASL (servizio gratuito) dove verranno valutati e, nel caso, quelli pericolosi eliminati. Nemmeno la valutazione di una persona che si presenta come esperto può garantire l'assoluta certezza che i funghi siano sicuri, ma solo un Micologo autorizzato può darvi questa sicurezza. I funghi raccolti devono presentarsi in perfetto stato di conservazione, devono essere ben lavati e privi di ogni residuo di terra che può veicolare agenti patogeni. I funghi non devono essere somministrati a donne in gravidanza, ai bambini e agli anziani. Se vengono preparati per essere conservati in barattoli di vetro allora è bene stare attenti al rischio concreto che si sviluppi la tossina botulinica, pertanto è necessaria una corretta preparazione e conservazione. Vi sono alcuni miti da sfatare, come quelli che dicono che i funghi che crescono sugli alberi sono tutti velenosi, che sono velenosi quelli che cambiano colore se vengono tagliati o che il latte è un antidoto ad una accidentale intossicazione fungina. Si tratta solo di banali credenze che non hanno alcun fondamento scientifico. Diversamente i funghi coltivati, in genere i Pleurotes oppure i Prataioli, sono più sicuri da consumare anche se dobbiamo sempre controllare che in etichetta sia riportato il controllo micologico eseguito. La composizione dei funghi è per l'88% acqua e, in ordine decrescente, ci sono i carboidrati, le proteine e, infine, scarse quantità di grassi e fibre. Nello specifico i funghi Pletorius sono ricchi in fosforo e sono molto poco calorici, hanno appena 28calorie per 100gr di prodotto fresco. Al contrario i funghi Porcini, sono ricchi in proteine e hanno meno carboidrati e più fibra, contengono molto Potassio e Fosforo e anche loro hanno poche calorie.
In allegato è possibile scaricare l'articolo apparso su TarantoBuonasera 22/09/2019
Ottobre è alla porte e il tempo delle passeggiate per raccogliere i funghi si avvicina. I funghi crescono spontanei e la loro crescita è influenzata da alcuni fattori come il luogo e il clima. È possibile trovarli sia per terra che sugli alberi e chi raccoglie i funghi per passione esce da casa al mattino presto, raccoglie i funghi in cesti ampi e arieggiati ed è sempre una persona ben informata e dotata di patentino. Infatti le intossicazioni da funghi non sono un evento raro e, se si sbaglia a raccoglierli, i rischi sono dal banale dolore di stomaco con eventuale diarrea ai casi più gravi che possono portare al trapianto di fegato o persino alla morte. I consigli principali sono quelli di non improvvisarsi mai raccoglitori di funghi e, se raccolti o ricevuti in regalo, portarli subito al Centro Micologico dell'ASL (servizio gratuito) dove verranno valutati e, nel caso, quelli pericolosi eliminati. Nemmeno la valutazione di una persona che si presenta come esperto può garantire l'assoluta certezza che i funghi siano sicuri, ma solo un Micologo autorizzato può darvi questa sicurezza. I funghi raccolti devono presentarsi in perfetto stato di conservazione, devono essere ben lavati e privi di ogni residuo di terra che può veicolare agenti patogeni. I funghi non devono essere somministrati a donne in gravidanza, ai bambini e agli anziani. Se vengono preparati per essere conservati in barattoli di vetro allora è bene stare attenti al rischio concreto che si sviluppi la tossina botulinica, pertanto è necessaria una corretta preparazione e conservazione. Vi sono alcuni miti da sfatare, come quelli che dicono che i funghi che crescono sugli alberi sono tutti velenosi, che sono velenosi quelli che cambiano colore se vengono tagliati o che il latte è un antidoto ad una accidentale intossicazione fungina. Si tratta solo di banali credenze che non hanno alcun fondamento scientifico. Diversamente i funghi coltivati, in genere i Pleurotes oppure i Prataioli, sono più sicuri da consumare anche se dobbiamo sempre controllare che in etichetta sia riportato il controllo micologico eseguito. La composizione dei funghi è per l'88% acqua e, in ordine decrescente, ci sono i carboidrati, le proteine e, infine, scarse quantità di grassi e fibre. Nello specifico i funghi Pletorius sono ricchi in fosforo e sono molto poco calorici, hanno appena 28calorie per 100gr di prodotto fresco. Al contrario i funghi Porcini, sono ricchi in proteine e hanno meno carboidrati e più fibra, contengono molto Potassio e Fosforo e anche loro hanno poche calorie.
In allegato è possibile scaricare l'articolo apparso su TarantoBuonasera 22/09/2019

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