Intolleranza al lattosio

Il Lattosio è uno zucchero disaccaride presente nel latte dei mammiferi, ed essendo una molecola complessa incapace di attraversare la parete dell'intestino tenue, deve essere dapprima necessariamente idrolizzata ad opera di un enzima, la "lattasi", che la scinde nelle due parti che la costituiscono, il glucosio ed il galattosio. Questi due zuccheri, monosaccaridi semplici, possono attraversare la parete intestinale ed arrivare al fegato attraverso il sangue e li venire metabolizzati. Quando l'enzima della lattasi non viene prodotto, il lattosio attraversa l'intestino tenue sino ad arrivare intatto al crasso, creando i classici disturbi intestinali tipici dell'intolleranza al latte.
I sintomi comuni causati dall'intolleranza al lattosio sono dolori e crampi addominali, gonfiore, flatulenza e diarrea.
La lattasi viene prodotta dal nostro organismo sin dalla nascita, essendo il latte l'alimento d'elezione sino al compimento del sesto mese di vita, ma successivamente la sua quantità si riduce, fino a scomparire in alcuni casi, determinando la comparsa della intolleranza. La capacità di tollerare il lattosio è, però, differente da individuo ad individuo e le differenze sono maggiori se si guarda ai paesi di provenienza, infatti le popolazioni asiatiche, ad esempio i cinesi, hanno una elevatissima intolleranza al lattosio, pari quasi al 100% della popolazione. Diversamente i paesi nord europei, come i finlandesi, hanno una bassissima intolleranza pari a meno del 5%. Il motivo si può ricondurre al fatto che da parte di quelle popolazioni che nelle diverse generazioni hanno mantenuto tradizionalmente il latte nella loro dieta, l'enzima della lattasi è stato continuamente prodotto e mantenuto nel tempo, diversamente è accaduto che presso quelle popolazioni che hanno eliminato il latte dalla loro dieta, l'enzima scompaia subito dopo lo svezzamento.
Generalmente si possono distinguere due forme di intolleranza, quella "primaria" in cui non è possibile assumere il latte e i derivati del latte, ed una "secondaria" dove piccole quantità di latte o dei suoi derivati possono essere assunti senza che vi siano ripercussioni a livello intestinale.
Vero è che l'intolleranza al lattosio può avere un decorso permanente, cioè a seguito della totale carenza di enzima lattasi, tale intolleranza non trova soluzione alcuna oppure un decorso temporaneo, dovuto al fatto che l'adulto, che in un periodo particolare riduce notevolmente la presenza di latte e derivati dalla sua dieta, vedrà ridursi il quantitativo di enzima prodotto, che però riprenderà ad essere secreto dal momento in cui il lattosio torna presente nella dieta dell'individuo.
Per stabilire l'effettiva Intolleranza al lattosio è necessario rivolgersi presso un centro specializzato che esegua il test sul respiro, che prende il nome di "H2-breath test", poiché diversamente altri tests non sono scientificamente validi ed attendibili.
Fonti:
Paradisi P., Castelli G., Scienza dell’alimentazione, Le Monnier, Firenze, 2000
Vannozzi G., Leandro G., Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica, Il Pensiero Scientifico, 2009
I sintomi comuni causati dall'intolleranza al lattosio sono dolori e crampi addominali, gonfiore, flatulenza e diarrea.
La lattasi viene prodotta dal nostro organismo sin dalla nascita, essendo il latte l'alimento d'elezione sino al compimento del sesto mese di vita, ma successivamente la sua quantità si riduce, fino a scomparire in alcuni casi, determinando la comparsa della intolleranza. La capacità di tollerare il lattosio è, però, differente da individuo ad individuo e le differenze sono maggiori se si guarda ai paesi di provenienza, infatti le popolazioni asiatiche, ad esempio i cinesi, hanno una elevatissima intolleranza al lattosio, pari quasi al 100% della popolazione. Diversamente i paesi nord europei, come i finlandesi, hanno una bassissima intolleranza pari a meno del 5%. Il motivo si può ricondurre al fatto che da parte di quelle popolazioni che nelle diverse generazioni hanno mantenuto tradizionalmente il latte nella loro dieta, l'enzima della lattasi è stato continuamente prodotto e mantenuto nel tempo, diversamente è accaduto che presso quelle popolazioni che hanno eliminato il latte dalla loro dieta, l'enzima scompaia subito dopo lo svezzamento.
Generalmente si possono distinguere due forme di intolleranza, quella "primaria" in cui non è possibile assumere il latte e i derivati del latte, ed una "secondaria" dove piccole quantità di latte o dei suoi derivati possono essere assunti senza che vi siano ripercussioni a livello intestinale.
Vero è che l'intolleranza al lattosio può avere un decorso permanente, cioè a seguito della totale carenza di enzima lattasi, tale intolleranza non trova soluzione alcuna oppure un decorso temporaneo, dovuto al fatto che l'adulto, che in un periodo particolare riduce notevolmente la presenza di latte e derivati dalla sua dieta, vedrà ridursi il quantitativo di enzima prodotto, che però riprenderà ad essere secreto dal momento in cui il lattosio torna presente nella dieta dell'individuo.
Per stabilire l'effettiva Intolleranza al lattosio è necessario rivolgersi presso un centro specializzato che esegua il test sul respiro, che prende il nome di "H2-breath test", poiché diversamente altri tests non sono scientificamente validi ed attendibili.
Fonti:
Paradisi P., Castelli G., Scienza dell’alimentazione, Le Monnier, Firenze, 2000
Vannozzi G., Leandro G., Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica, Il Pensiero Scientifico, 2009