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La Pasta: alimento sano e nutriente
Dagli Stati Uniti arriva uno studio condotto sulle abitudini degli americani che mangiano regolarmente la pasta a tavola. Tale studio è stato commissionato dai produttori di pasta al fine di comprendere meglio le abitudini di quelle persone che, in maniera differente rispetto al resto della popolazione americana, assume regolarmente la pasta. Lo studio non ha fatto grandi scoperte ne tanto meno ha fissato che la pasta possa fare più o meno bene rispetto ad altri alimenti, ma ha sicuramente stabilito che chi assume pasta è, in generale, una persona che ha una alimentazione più sana e regolare.
Tale risultato, che può a primo avviso sembrare banale e scontato, è una importante notizia che va ad affermare come lo stile alimentare mediterraneo, all'interno del quale la pasta la fa da padrone, è certamente il migliore che si possa assumere a tavola. Le diete che privano dei carboidrati la quotidiana alimentazione, spingono l'individuo ad assumere grandi quantità di proteine e grassi, spesso consumati sotto forma di affettati e salumi, con le conseguenze che tutti noi conosciamo. E, molto spesso, tali pasti vengono consumati frettolosamente e magari anche in piedi. Al contrario, lo studio ha affermato che chi mangia pasta è più propenso ad apparecchiare la tavola e, pertanto, a rimanere seduto per un tempo ritenuto sufficiente a consumare il pasto completo. Ciò determina una scelta di alimenti tendenzialmente più sani e a ridurre i cibi pronti che sono sempre troppo ricchi in grassi o zuccheri. Di riflesso accade che una dieta sana e programmata nell'arco della settimana, permette di ridurre i rischi associati alle patologie legate alla obesità, poiché chi siede a tavola e cucina quotidianamente i propri pasti, tendenzialmente è in normopeso.
Ovviamente non è possibile per tutti tornare a casa dal lavoro e pranzare regolarmente, ma è sicuramente possibile organizzare la propria pausa pranzo favorendo l'assunzione dei carboidrati al pranzo, magari in associazione ai legumi. Se poi a tali corrette abitudini si unisce un minimo di movimento fisico, che non corrisponde solo ad un paio di ore in palestra ma si tratta di camminare o di usare la bicicletta regolarmente tutti i giorni. SI può anche ridurre l'uso dell'auto, magari parcheggiandola più lontano del solito, facendo in modo che si possano compiere dai 5000 ai 10.000 passi al giorno. In questo possono venirci in aiuto le Apps dei nostri cellulari che sono in grado di indicarci i tempi e le distanze percorse, ma non affidatevi troppo alle calorie che vi indicheranno, perché sono decisamente sovradimensionate se non proprio inattendibili.
Dagli Stati Uniti arriva uno studio condotto sulle abitudini degli americani che mangiano regolarmente la pasta a tavola. Tale studio è stato commissionato dai produttori di pasta al fine di comprendere meglio le abitudini di quelle persone che, in maniera differente rispetto al resto della popolazione americana, assume regolarmente la pasta. Lo studio non ha fatto grandi scoperte ne tanto meno ha fissato che la pasta possa fare più o meno bene rispetto ad altri alimenti, ma ha sicuramente stabilito che chi assume pasta è, in generale, una persona che ha una alimentazione più sana e regolare.
Tale risultato, che può a primo avviso sembrare banale e scontato, è una importante notizia che va ad affermare come lo stile alimentare mediterraneo, all'interno del quale la pasta la fa da padrone, è certamente il migliore che si possa assumere a tavola. Le diete che privano dei carboidrati la quotidiana alimentazione, spingono l'individuo ad assumere grandi quantità di proteine e grassi, spesso consumati sotto forma di affettati e salumi, con le conseguenze che tutti noi conosciamo. E, molto spesso, tali pasti vengono consumati frettolosamente e magari anche in piedi. Al contrario, lo studio ha affermato che chi mangia pasta è più propenso ad apparecchiare la tavola e, pertanto, a rimanere seduto per un tempo ritenuto sufficiente a consumare il pasto completo. Ciò determina una scelta di alimenti tendenzialmente più sani e a ridurre i cibi pronti che sono sempre troppo ricchi in grassi o zuccheri. Di riflesso accade che una dieta sana e programmata nell'arco della settimana, permette di ridurre i rischi associati alle patologie legate alla obesità, poiché chi siede a tavola e cucina quotidianamente i propri pasti, tendenzialmente è in normopeso.
Ovviamente non è possibile per tutti tornare a casa dal lavoro e pranzare regolarmente, ma è sicuramente possibile organizzare la propria pausa pranzo favorendo l'assunzione dei carboidrati al pranzo, magari in associazione ai legumi. Se poi a tali corrette abitudini si unisce un minimo di movimento fisico, che non corrisponde solo ad un paio di ore in palestra ma si tratta di camminare o di usare la bicicletta regolarmente tutti i giorni. SI può anche ridurre l'uso dell'auto, magari parcheggiandola più lontano del solito, facendo in modo che si possano compiere dai 5000 ai 10.000 passi al giorno. In questo possono venirci in aiuto le Apps dei nostri cellulari che sono in grado di indicarci i tempi e le distanze percorse, ma non affidatevi troppo alle calorie che vi indicheranno, perché sono decisamente sovradimensionate se non proprio inattendibili.