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Le Erbe Aromatiche
Le erbe aromatiche, da sempre presenti nella nostra tradizionale cucina, vengono usate per condire ed insaporire le pietanze e per evitare che le stesse risultino pesanti da digerire. Infatti le erbe aromatiche consentono di ridurre, ad esempio, l'uso dei grassi da condimento e anche, in parte, l'uso del sale, che può causare l'innalzamento della pressione sanguigna.
Tra le piante aromatiche più conosciute troviamo il Prezzemolo, che non può mai mancare su un buon piatto di spaghetti con le cozze, il Rosmarino, che cresce spontaneo nelle nostre campagne e dà un sapore caratteristico alle carni cotte al forno e il Basilico, che dà un tocco particolare se abbinato al pomodoro e poi versato sulla pasta o sulla pizza.
Se una volta le erbe aromatiche e le spezie erano solo usate dai nobili, perché i costi per poterle acquistare erano spesso proibitivi, oggi sono disponibili per tutti e spesso nelle nostre case non mancano i vasi con le pianticelle, ma, sebbene la loro presenza sia ormai diffusa, le caratteristiche delle erbe aromatiche sono esaltate se vengono rispettate le giuste quantità, senza mai abbondare.
Le caratteristiche nutritive delle erbe aromatiche sono dovute principalmente alla presenza di acqua, di vitamine, di minerali come calcio, ferro, fosforo e magnesio e, soprattutto, di oli essenziali contenuti al loro interno, che li caratterizzano. Così per quanto riguarda il Prezzemolo troviamo che è ricco di ferro, di flavonoidi che hanno azione antiossidante, di vit C e di carotenoidi che servono alla formazione della vitamina A. Il Basilico si compone di oli essenziali che donano il suo caratteristico odore ed è grazie all'eugenolo, presente anche nei chiodi di garofano, che si riconosce il suo aroma. Il Basilico è ricco di acqua, di vit C e di calcio, ha proprietà digestive e si può usare per combattere l'alitosi. Infine il Rosmarino contiene oli essenziali come il cineolo, la canfora, i triterpeni e i diterpeni che hanno caratteristiche antinfiammatorie e antibatteriche, ma deve essere assunto soprattutto a crudo poiché la cottura fa perdere il suo potere terapeutico. È considerata una pianta balsamica che conserva intatte tutte le sue caratteristiche se cresciuta spontaneamente, mentre se coltivata perde in parte le sue peculiarità.
Le erbe aromatiche, da sempre presenti nella nostra tradizionale cucina, vengono usate per condire ed insaporire le pietanze e per evitare che le stesse risultino pesanti da digerire. Infatti le erbe aromatiche consentono di ridurre, ad esempio, l'uso dei grassi da condimento e anche, in parte, l'uso del sale, che può causare l'innalzamento della pressione sanguigna.
Tra le piante aromatiche più conosciute troviamo il Prezzemolo, che non può mai mancare su un buon piatto di spaghetti con le cozze, il Rosmarino, che cresce spontaneo nelle nostre campagne e dà un sapore caratteristico alle carni cotte al forno e il Basilico, che dà un tocco particolare se abbinato al pomodoro e poi versato sulla pasta o sulla pizza.
Se una volta le erbe aromatiche e le spezie erano solo usate dai nobili, perché i costi per poterle acquistare erano spesso proibitivi, oggi sono disponibili per tutti e spesso nelle nostre case non mancano i vasi con le pianticelle, ma, sebbene la loro presenza sia ormai diffusa, le caratteristiche delle erbe aromatiche sono esaltate se vengono rispettate le giuste quantità, senza mai abbondare.
Le caratteristiche nutritive delle erbe aromatiche sono dovute principalmente alla presenza di acqua, di vitamine, di minerali come calcio, ferro, fosforo e magnesio e, soprattutto, di oli essenziali contenuti al loro interno, che li caratterizzano. Così per quanto riguarda il Prezzemolo troviamo che è ricco di ferro, di flavonoidi che hanno azione antiossidante, di vit C e di carotenoidi che servono alla formazione della vitamina A. Il Basilico si compone di oli essenziali che donano il suo caratteristico odore ed è grazie all'eugenolo, presente anche nei chiodi di garofano, che si riconosce il suo aroma. Il Basilico è ricco di acqua, di vit C e di calcio, ha proprietà digestive e si può usare per combattere l'alitosi. Infine il Rosmarino contiene oli essenziali come il cineolo, la canfora, i triterpeni e i diterpeni che hanno caratteristiche antinfiammatorie e antibatteriche, ma deve essere assunto soprattutto a crudo poiché la cottura fa perdere il suo potere terapeutico. È considerata una pianta balsamica che conserva intatte tutte le sue caratteristiche se cresciuta spontaneamente, mentre se coltivata perde in parte le sue peculiarità.