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Tutti a tavola: servono 5 pasti 
   
Il rientro dal lungo periodo estivo e la ripresa della classica quotidianità cittadina può essere per alcuni un po' traumatico. L'estate porta con sé il sole, il mare, i bagni ed un certo senso di libertà che viviamo uscendo tutte le sere sino a tardi, mangiando in maniera decisamente più libera e senza regole. La scelta dei piatti, in genere, è orientata su ciò che più ci piace e troppo spesso questo coincide con una elevata presenza di grassi o di zuccheri semplici. In più la presenza degli alcolici tende ad aumentare con l'intenzione di rinfrescarci ma anche di condividere momenti di relax e spensieratezza. Il risultato di questo periodo può però comportare tutta una serie di disturbi gastrici come il gonfiore oppure può aver determinato anche un aumento del peso. Perciò se da una parte si suggerisce sempre di rivolgersi a chi ha competenze specifiche professionali nel determinare una dieta adeguata alle proprie esigenze, da un'altra è necessario iniziare a svolgere movimento fisico utile a riattivare il metabolismo. Tra i tanti consigli che si possono trovare sul web o attraverso il passaparola, sicuramente quello di evitare le privazioni è il primo che suggerisco. È inutile impegnarsi in diete che indicano il digiuno poiché si creerebbe solo un breve o lungo periodo di stress che sfocerebbe poi in uno in cui ci si abbufferebbe, col risultato di non vedere risolto il proprio problema. Diversamente è utile imparare a suddividere in cinque pasti la propria giornata a cominciare dalla colazione che deve essere abbondante ma non pesante. A tal proposito è bene anche dedicare il giusto tempo ai pasti, apparecchiando la tavola anche per la colazione, rimanendo seduti per un tempo sufficiente a consumare il pasto senza fretta e senza divorare il cibo. Inserire nei pasti principali, pranzo e cena, almeno una porzione di vegetali, crudi o cotti, accompagnati da un frutto al termine del pasto. Ciò permette di recuperare tutti quegli elementi nutritivi di cui abbiamo bisogno e che una adeguata varietà di alimenti stagionali può garantire. È inutile assumere integratori se non vi è un vero fabbisogno o una reale carenza di elementi. Un recente studio ha dimostrato, ad esempio, che una eccessiva presenza di VitE, che viene generalmente utilizzata in integratori ricchi in antiossidanti, può provocare in determinate condizioni un effetto opposto a quello desiderato, favorendo la realizzazione di meccanismi cancerogeni. Un altro suggerimento è relativo ai carboidrati che non devono essere eliminati dai pasti ma devono essere presenti e nelle corrette proporzioni, soprattutto i carboidrati complessi presenti ad esempio nella pasta. Diversamente i carboidrati semplici, come lo zucchero classico, i dolci e le merendine e altri simili devono rappresentare appena il 10% del totale, quindi devono essere decisamente ridotti. Per poterlo realizzare sarebbe meglio mangiare un frutto al mattino, a colazione o come spuntino, al posto del classico cornetto alla crema. Il singolo frutto, una mela ad esempio, apporta vitamine e sali minerali, ha una adeguata quantità di calorie ed è saziante. Diversamente il cornetto è povero in nutrienti, sazia poco, eccessivamente ricco in calorie e ci spinge a mangiare anche altro cibo poiché non riesce a saziarci. Inoltre una mela ha un costo di poche decine di centesimi di euro ed è anche in grado di farci risparmiare rimanendo in salute. Il cornetto si può mangiare la domenica quando avremo fatto una lunga e piacevole passeggiata sul lungomare! Infine ridurre il sale, soprattutto il sale fino su carni, pesce ed insalate sino a non utilizzarlo quasi più. Il sale è causa di ritenzione idrica, aumento della pressione arteriosa e mette sotto stress i reni, viceversa si possono utilizzare tutti gli aromi di cui la cucina mediterranea è ricca.

​In allegato è possibile scaricare l'articolo apparso su TarantoBuonasera 14/09/2019

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